Il 5 agosto 1962, a soli 36 anni, muore Marilyn Monroe: attrice, ballerina, cantante, soubrette, ma soprattutto - nell'immaginario collettivo dell'epoca e poi della storia - icona della bellezza e della grazia femminili.
Muore giovanissima, travolta da un'overdose di barbiturici e sonniferi: la trova sdraiata sul letto, e con la cornetta telefonica stretta nella mano, il suo psichiatra, Ralph Greenson.
Come ogni morte di personaggio famoso che si presenta poco chiara, la sua fine è avvolta nel mistero creato da teorie, supposizioni, complotti e mezze verità.
Ciò che conta è che quel giorno morì una giovane donna, bellissima e fragile, circondata da molti, bramata da tutti, ma amata da nessuno.
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